Il coraggio di difendersi - Municipio IX

Il coraggio di difendersi

Municipio IX Roma

Iniziativa della ASD APS Il Ponte - Garyuan Dojo Roma in collaborazione con
Commissione pari opportunità Municipio IX
CAV - Centro Antiviolenza Donna Municipio IX
Camper Rosa della Questura di Roma

Quattro incontri per sviluppare la consapevolezza dei rischi, ma anche della difesa legittima nel mondo fisico e in internet

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I numeri

Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale […].

Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa della violenza subita (68,6%). […]

Il 24,7% delle donne ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner: il 13,2% da estranei e il 13% da persone conosciute. In particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.

Le donne subiscono minacce (12,3%), sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti le forme più gravi come il tentato strangolamento, l’ustione, il soffocamento e la minaccia o l’uso di armi. Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l’essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volontà (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%).

Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti). […]

Il coraggio di difendersi

La difesa legittima

Primo passo per proteggersi è prendere consapevolezza del rischio e del proprio diritto a difendersi in maniera legittima.
Fronteggiare l’aggressione prima dell’aggressore.
Esorcizzare la paura, la frustrazione, la vergogna e quel senso di impotenza che chiude lo stomaco, ci blocca e non ci permette di agire per tempo.
Primo passo da compiere è prendere coscienza di quanto sta accadendo per trovare dentro di noi le risorse per affrontare a viso aperto prima di tutto la nostra paura.
Facciamoci trovare pronte se, e quando, arriverà il momento!

Quattro incontri per sviluppare la consapevolezza dell'aggressione nel mondo fisico e nel mondo digitale. Quattro incontri per trovare risposte che ci renderanno più forti:
Come funziona un'aggressione?
Come posso riconoscerla?
Come posso prevenirla?
Se mi tocca di nuovo come lo fermo?
Come dominare il panico che mi blocca?
Come usare la paura? Diceva di amarmi, ma ora?
È amore? Con chi posso parlarne?
Il mio telefono è sotto controllo?
Come fa a sapere tutto su di me?
Posso impedirgli di presentarsi ogni sera davanti al mio portone?
Come, quando e a chi posso chiedere aiuto?

Primo incontro: la violenza domestica

Mercoledì 15 Novembre 2023 ore 17:00 presso la Sala consiliare IX Municipio in Largo Peter Benenson snc

Durante il primo incontro, grazie all'aiuto del personale del Centro Antiviolenza Municipio Roma IX “Massimo Di Gregorio”, affronteremo un tema molto complesso: come agire quando l'aggressore è una persona a noi cara, un partner, un parente, un amico fidato. Quando ad aggredirti è chi dovrebbe proteggerti cadono tutte le certezze e i punti di riferimento ed è il momento di sapere a chi e come chiedere aiuto.

Anche nei casi in cui sei stata testimone di aggressioni ripetute nei confronti di altre persone e la vittima non trova ancora la forza di reagire.

La violenza domestica
Report del primo incontro

La parte più difficile da affrontare in un'aggressione domestica?
Ammetterla!
Riconoscere a noi stesse che il nostro compagno non solo ci sta mancando di rispetto, ma ci sta usando violenza.
“Alza lo voce, ma sono sicura che non mi toccherà mai…”;
“Ma sì dai tutto sommato due o tre schiaffi in tanti anni non sono poi così gravi…”;
“Comunque è lui che porta a casa lo stipendio…”;
“Ha ragione ad arrabbiarsi: il suo lavoro è così faticoso…”;
“È solo molto nervoso, ma in realtà è tanto buono con i bambini…”

Ce lo ha raccontato l’avvocato Martina Colomasi del Centro Antiviolenza Municipio Roma IX “Massimo Di Gregorio” mercoledì sera durante il primo incontro. Soprattutto ce lo hanno confermato anche le tante “assenti” che, in un periodo in cui la violenza sulle donne continua a riempire le pagine dei giornali, forse hanno avuto addirittura timore nel condividere con noi questo incontro in cui osservare la loro situazione con occhi diversi.
E ce lo ha anche confermato qualche messaggio trovato sui cellulari il giorno dopo da parte di chi, ringraziando per l’iniziativa, ha aggiunto: “Scusa se non sono venuta. Non ce l’ho fatta. Fa ancora troppo male!

Durante il dibattito è stato più volte affermato con forza che per affrontare questo problema è necessario ripartire dall’educazione al rispetto. Educare gli Uomini, certo, ma educare anche le Donne permettendo loro di riscoprire il loro diritto ad essere rispettate e il loro dovere di rispettare sè stesse non permettendo a NESSUNO di far loro del male.

Cosa rispondere quindi a quei “due o tre schiaffi in tanti anni…”?
Ne parleremo Mercoledì durante il secondo incontro presso il Garyuan Dojo Roma in Via G. De Robertis, 8. Parleremo dell’educazione al rispetto che passa attraverso la piena consapevolezza del Sé e delle proprie capacità, anche in situazioni difficili, di paura e/o di panico.

Secondo incontro: l'aggressione fisica

Mercoledì 22 Novembre 2023 ore 17:00 presso il Garyuan Dojo Roma – Via Giuseppe De Robertis, 8

Il secondo incontro sarà dedicato al tema delle aggressioni fisiche e di come poter reagire prontamente a situazioni inaspettate, dominando le emozioni e senza restare bloccate dalla paura e dai riflessi del panico.

Guidati dagli insegnanti del Garyuan Dojo Roma, scopriremo che la paura è un nostro valido alleato che ci permette di individuare i pericoli facendoci reagire adeguatamente in tempi molto brevi. Apprenderemo inoltre qualche azione semplice ed immediata che ci permetterà di divincolarci da una presa, distrarre un aggressore e chiamare i soccorsi dopo esserci messe in sicurezza.

DIfesa legittima
Report del secondo incontro

Viviamo in uno “Stato di diritto” dove vengono garantiti da Costituzione e Leggi la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell'essere umano.
Lo Stato garantisce ogni singolo cittadino nel far valere i suoi diritti, ove questi vengano violati, con un impianto ampio di professionisti pronti ad intervenire anche in caso di aggressione: Forze dell’ordine, Avvocati, Magistratura, Medici, Psicologi. Lo Stato si fa anche carico dell’istruzione e dell’educazione ai diritti con l’obiettivo di creare le condizioni di convivenza civile tra i cittadini, attraverso l’istituzione della scuola pubblica, il sostegno alla Famiglia, la creazione di tanti enti che diffondono valori e cultura attraverso lo sport e l’associazionismo del terzo settore. In teoria ci sarebbero i presupposti per vivere serenamente, ma allora perché questa esplosione di violenza in tanti ambiti? Violenza di genere, bullismo, cyberbullismo, mobbing, aggressioni…

Lo Stato garantisce le condizioni che favoriscono l’educazione del cittadino e con questo si impegna a prevenire i fenomeni di violazione dei diritti e garantisce la possibilità di ognuno di noi ad avere assistenza e supporto quando questi vengono violati, quindi dopo un’aggressione. Ma rimane il problema più difficile da risolvere: come ci si comporta “durante” un’aggressione? Quello è un momento in cui siamo soli e in quel preciso istante nessuno ci può aiutare se non noi stessi.

Durante il secondo incontro abbiamo parlato di difesa nel mondo fisico e, parlando delle “regole etiche” che la governano. Abbiamo però sottolineato che la prima persona a cui dobbiamo rispetto è “noi stessi”, e che questo vuol dire che non dobbiamo mai permettere a NESSUNO di mancarci di rispetto, agendo, in maniera adeguata e mai mancando di rispetto anche a chi, in determinati momenti, ci si presenta come avversario.
Difficile? Si, ma ci si può educare ad agire così, e anche la legge ce lo consente definendo bene i limiti della “difesa legittima”.
L’Art. 52 del Codice Penale recita infatti: “Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa”.
Le prime due regole che insegniamo nei nostri Dojo e nei nostri corsi di difesa personale nel mondo fisico e nel mondo digitale insegnano:
1. Non attaccare: vinci le tue battaglie con la spada nel fodero
2. Rispetto: per te stesso, per gli altri e per il tuo avversario
La conoscenza dei propri strumenti e delle proprie capacità, unita alla ferma volontà di utilizzarli solo se estremamente necessario e solo nei limiti imposti dal diritto, sono il nostro modo di intendere la Difesa Legittima.

Vi aspettiamo per il prossimo incontro, 29 Novembre 2023 ore 17:00 presso la Sala consiliare IX Municipio Largo Peter Benenson snc per parlare con le Forze di Polizia che ci racconteranno come possono essere al nostro fianco nei momenti di difficoltà.

Terzo incontro: il codice rosso

Mercoledì 29 Novembre 2023 ore 17:00 presso la Sala consiliare IX Municipio in Largo Peter Benenson snc

L’Equipe del Camper Rosa della Questura di Roma ci accompagnerà nel terzo incontro proponendo un punto di riferimento Istituzionale per darci supporto in caso di aggressioni, violenza, stalking ecc. La fiducia nella presenza delle Istituzioni al fianco di ognuna di noi nei casi di difficoltà può darci il coraggio di agire prima che le situazioni degenerino in fatti di cronaca. Ci illustreranno quindi in quali situazioni, come e quando chiedere aiuto, dando loro modo di intervenire adeguatamente.

Con loro parleremo anche dello stalking e degli strumenti legali per contrastarlo. Ci spiegheranno come sporgere una denuncia, o anche come semplicemente segnalare casi di violenza ai quali abbiamo assistito.

La Polizia di Stato
Report del terzo incontro

Con la consueta gentilezza, disponibilità e competenza le Forze di Polizia intervenute nell’incontro di ieri sera ci hanno dato tanti preziosi chiarimenti e soprattutto suggerimenti su come agire in caso di aggressione, sia in via preventiva che in condizioni di emergenza. Per essere sintetici e chiari riepiloghiamo alcuni punti fondamentali in modo da lasciar traccia di informazioni utili a quante potrebbero averne bisogno.

In caso di emergenza
1. Contattare immediatamente il numero: 112
2. Tutto il territorio è gestito, per le situazioni di emergenza, sia dalla Polizia che dai Carabinieri
3. Il personale che risponde al 112 è preparato anche per rispondere a "telefonate camuffate" ("buonasera vorrei ordinare una pizza"; ("buongiorno vorrei parlare con il sig. Mario Rossi", ecc.). Sarà il personale stesso a dare indicazioni su come comportarsi durante la telefonata per gestire l'emergenza mentre si attende l'arrivo della pattuglia in servizio.
4.Durante la chiamata di emergenza bisogna cercare di dare chiaramente più informazioni possibili. Può essere utile preparare vicino al telefono un foglio con scritto l'indirizzo dove ci si trova, un numero di telefono da ricontattare o altre informazioni che potrebbero essere utili e che, in condizioni di panico, potremmo non ricordare.

In caso di segnalazione, denuncia o querela
1. Contattare il 1522, numero multilingue. Questo non è un numero di soccorso e può essere contattato per essere ascoltate e consigliate su come gestire delle difficolta. Gli operatori contattano i soccorsi solo in caso di emergenza.
2. Recarsi in questura o alla stazione dei Carabinieri e, semplicemente, raccontare i fatti. Saranno gli operatori a suggerire le migliori procedure da seguire.
3.Installare l'app. Youpoll. L' applicazione permette all'utente di interagire con la Polizia di Stato inviando segnalazioni (video, audio, immagini e testo) relative a episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza domestica. Può essere utilizzata creando un account, ma anche in modalità anonima a seconda delle circostanze.

Si è parlato inoltre di tipologie di maltrattamenti, che non sempre sono "fisici", di Provvedimenti del Questore, di Protocollo EVA, di Codice Rosso, di Braccialetto Elettronico, di Case Sicure, ecc. Tanti argomenti che ci hanno mostrato come lo Stato, nella tutele dei diritti del cittadino, sa essere presente. Prima di tutto, però, occorre essere informati e prendere il coraggio di agire e denunciare per dare la possibilità alle Autorità di intervenire al momento giusto.
Anche nel chiedere aiuto la prevenzione è importante.

Quarto incontro: proteggere l’identità digitale

Mercoledì 6 Dicembre 2023 ore 17:00 presso il Garyuan Dojo Roma – Via Giuseppe De Robertis, 8

Il quarto incontro sarà dedicato alla tutela della nostra identità digitale. Osserveremo come le informazioni che viaggiano nella rete possono donarci una identità multidimensionale che ci permette di viaggiare, conoscere, comunicare e, se vogliamo, vivere felici. Ma scopriremo anche che se non adeguatamente protette e controllate, queste possono trasformare la nostra vita in un incubo dal quale risulta difficile uscire. In realtà basta seguire poche semplici regole per far sì che truffatori, cyberbulli e hacker restino fuori dalla nostra vita digitale.

Bisogna però conoscerle e in questo incontro conclusivo del nostro percorso, grazie all’aiuto di Mediatori in cyberbullismo e bullismo esperti in aggressioni digitali, inizieremo ad esplorarle insieme.

DIfesa digitale
Report del quarto incontro

Dalla verifica della violazione degli account personali delle partecipanti a qualche semplice suggerimento per la gestione delle password con strumenti sicuri e userfriendly, passando per il racconto e l'analisi di truffe avvenute, per la descrizione delle emozioni che dobbiamo imparare a tenere sotto controllo, per l'analisi delle fasi di un'aggressione e delle singole tecniche che la compongono. Imparare a conoscere se stessi e gli strumenti che utilizziamo quotidianamente per agire "prima del prima" come insegnano le Arti Marziali che pratichiamo.
Tante domande, dalle partecipanti di ieri sera, che hanno prolungato l'incontro ben oltre i tempi previsti. Domande alle quali abbiamo dato risposte semplici, immediate e pronte all'uso. Questo è il nostro obiettivo: insegnare ad essere un passo avanti agli aggressori. E lo facciamo in gruppo, insieme a tanti colleghi, amici, compagni di strada. Non restiamo mai soli di fronte a un problema perché l'arma più potente nelle mani di un'aggressione, di qualsiasi tipo, è l'isolamento nel quale ci spinge o ci convince ad entrare.

Conclusioni

Molte persone ci hanno ringraziato per questa iniziativa: "parlatene", "condividete", "fate in modo che tutti sappiano". Lo facciamo, da anni ormai, ma facciamo anche qualcosa di più: cerchiamo, troviamo e proponiamo soluzioni. Ci resta allora una domanda: perché la partecipazione a questi eventi è stata così limitata nonostante le decine di messaggi di ringraziamento ricevuti e soprattutto a fronte delle richieste di aiuto? Paura? Sfiducia? Su questo dovremmo riflettere, perché tutti gli esperti che sono intervenuti ci hanno mostrato chiaramente che c'è una via da percorrere per affrontare il tema della violenza di genere, ma dobbiamo percorrerla tutti insieme. Un Via che passa per l'educazione, la consapevolezza, la condivisione e lo sviluppo delle competenze personali che possono permetterci di vivere in sicurezza la nostra vita.
Insieme abbiamo fatto un piccolo passo su questa Via, consapevoli che ogni passo può portare lontano le Donne e tutti gli Uomini che possono hanno deciso di dire:
"BASTA!"

Ringraziamenti

Un ringraziamento sincero per il prezioso contributo a:
• Dott.ssa Titti Di Salvo - Presidente IX Municipio di Roma
• Dott.ssa Paola Vaccari - Presidente Commissione Pari Opportunità Municipio IX Roma
• Avvocata Martina Colomasi - Centro Antiviolenza Municipio Roma IX “Massimo Di Gregorio”
• Equipe del Camper Rosa della Questura di Roma - Progetto “Questo non è amore”
• M° Maurizio Germano - Direttore tecnico del Garyuan Dojo Roma, Mediatore in Cyberbullismo e bullismo ed esperto Zanshin Tech
• M° Gennaro Vitale - Mediatore in Cyberbullismo e bullismo ed esperto Zanshin Tech